In sintesitipologia: villa storica e pertinenze agricole
proprietà: IPAB di Vicenza, nella lista dei beni in cessione per mancanza di fondi per la manutenzione gestione: IPAB di Vicenza costruzione Villa: fine XVIII sec. circa vincoli: D.Lgs 42/2004 art.12 comma 1 visitabile: solo su richiesta da inoltrare all'IPAB telefono: 0444/218869 |
La storiaLa villa sorge nella campagna a sud di Vicenza, tra i fiumi Bacchiglione e Tesina integrata nel piccolo borgo di San Pietro Intrigogna .
Il complesso monumentale, così come oggi ci appare, a pianta rettangolare coperta con tetto a padiglione, risale alla fine del Settecento. Il progetto redatto forse dallo studioso di Palladio, Ottavio Bertotti Scamozzi, ha inteso incorporare la struttura preesistente (epoca medioevale) ampliandone la dimensione e attribuendo al manufatto (corpo centrale) maggiore signorilità. L'edificio centrale infatti, contraddistinto da facciate pressoché identiche, è incorniciato da due barchesse e da due corpi di fabbrica che delimitano il cortile affacciato a sud. Si documenta che la famiglia Rubini, veneziana ma di origini bergamasche, era proprietaria di vasti terreni in questa zona dove coltivava bachi da seta. Lo stato attualeLa villa costituisce una delle proprietà agricole più estese dell'IPAB. E' frutto di un lascito testamentario del della contessa Lucietta, moglie di Pompeo Rubini, dal quale non ebbe figli. Fa parte dei beni in attesa di cessione.
La villa e le sue immediate pertinenze giacciono in grave stato di abbandono. Le aree agricole circostanti sono coltivate. Anche il paesaggio rurale, come la villa, ha subito pesanti alterazioni e forme di banalizzazione principalmente dovute alle modalità di coltivazione e alle tipologie di colture (prevalentemente seminativi). I terreni sono dati in affitto per un canone complessivo di circa 113 mila euro l'anno. Tra il 2011 e il 2013 l'area di San Pietro Intrigogna è stata oggetto di studio da parte dell'Università degli Studi di Ferrara che si è concentrata su aspetti riguardanti la sua tutela e valorizzazione. Tali studi sono stati condotti grazie a un ciclo di workshop ai quali hanno partecipato gli studenti e docenti dei corsi di urbanistica delle scuole di architettura di Barcellona, Ferrara e Lisbona coordinate dalla prof. Francesca Leder. |